Chiunque commette il peccato, commette pure una violazione della legge; e il peccato è violazione della legge.

Abbiate dunque cura di far ciò che l’Eterno, il vostro DIO, vi ha comandato; non deviate né a destra né a sinistra;

Avrete cura di mettere in pratica tutte le cose che vi comando; non vi aggiungerai nulla e nulla toglierai da esse«.

Se uno vede il proprio fratello commettere un peccato che non sia a morte, preghi Dio, ed egli gli darà la vita, a quelli cioè che commettono peccato che non è a morte. Vi è un peccato che è a morte; non dico egli debba pregare per questo.

Venite quindi e discutiamo assieme, dice l’Eterno, anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi come neve; anche se fossero rossi come porpora, diventeranno come lana.

Se il giusto si allontana dalla sua giustizia e commette l’iniquità, e a causa di questo muore, muore per l’iniquità che ha commesso.

Poiché ha considerato di allontanarsi da tutte le trasgressioni che commetteva, certamente vivrà; non morirà.

Perciò giudicherò ciascuno di voi secondo le sue vie, o casa d’Israele«, dice il Signore, l’Eterno. »Ravvedetevi e abbandonate tutte le vostre trasgressioni cosí l’iniquità non vi sarà piú causa di rovina.

Io infatti non provo alcun piacere nella morte di chi muore«, dice il Signore, l’Eterno. »Convertitevi dunque e vivrete«.

Or la legge intervenne affinché la trasgressione abbondasse; ma dove il peccato è abbondato, la grazia è sovrabbondata,

affinché come il peccato ha regnato nella morte, cosí anche la grazia regni per la giustizia a vita eterna per mezzo di Gesú Cristo, nostro Signore.

Poi quando la concupiscenza ha concepito, partorisce il peccato e il peccato, quando è consumato, genera la morte.

Sottomettetevi dunque a Dio, resistete al diavolo ed egli fuggirà da voi.

Affliggetevi, fate cordoglio e piangete; il vostro riso si cambi in duolo e la vostra gioia in tristezza.