e al mattino vedrete la gloria dellEterno, poiché egli ha udito le vostre mormorazioni contro lEterno; ma noi che cosa siamo perché mormoriate contro di noi?«.
Mosè disse ancora: »Questo avverrà quando lEterno vi darà carne da mangiare alla sera e pane a sazietà al mattino, poiché lEterno ha udito le vostre mormorazioni che avete fatto contro di lui. Ma noi che cosa siamo? Le vostre mormorazioni non sono contro di noi, ma contro lEterno«.
Or in quei giorni, moltiplicandosi il numero dei discepoli, sorse un mormorio da parte degli Ellenisti contro gli Ebrei, perché le loro vedove veni vano trascurate nel servizio di assistenza quotidiana.
Costoro sono mormoratori, scontenti, che camminano secondo le loro passioni; per di piú la loro bocca proferisce cose oltremodo gonfie e adulano le persone per lutilità propria.
Essendo perciò sorta una non piccola controversia e discussione da parte di Paolo e Barnaba con costoro fu ordinato che Paolo e Barnaba e alcuni altri di loro salissero a Gerusalemme dagli apostoli e anziani per tale questione.
Ed essendo sorta una grande disputa, Pietro si alzò in piedi e disse loro: »Fratelli, voi sapete che già dai primi tempi Dio tra noi scelse me, affinché per la mia bocca i gentili udissero la parola dellevangelo e credessero.
Ora, fratelli, vi esorto nel nome del nostro Signore Gesú Cristo ad avere tutti un medesimo parlare e a non avere divisioni tra di voi, ma ad essere perfettamente uniti in un medesimo modo di pensare e di volere.
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Mi è stato segnalato infatti a vostro riguardo, fratelli miei, da quelli della casa di Cloe, che vi sono contese fra voi.
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Or voglio dire questo, che ciascuno di voi dice: »Io sono di Paolo«, »io di Apollo«, »io di Cefa« ed »io di Cristo«.
Temo infatti che talora, quando verrò, non vi trovi come vorrei, e di essere anchio trovato da voi quale non mi vorreste, che talora non ci siano fra voi contese, gelosie, ire, risse, diffamazioni, insinuazioni, superbie, tumulti;
Se uno insegna una dottrina diversa e non si attiene alle sane parole, quelle del Signor nostro Gesú Cristo e alla dottrina che è secondo pietà,
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è gonfio e non conosce nulla, ma ha un interesse morboso in questioni e dispute di parole, da cui nascono invidia litigi, maldicenze, cattivi sospetti,
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vane dispute di uomini corrotti nella mente e privi della verità che stimano la pietà essere fonte di guadagno, da costoro separati.
Ma se nel vostro cuore avete amara gelosia e spirito di contesa, non vantatevi e non mentite contro la verità.
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Questa non è la sapienza che discende dallalto, ma è terrena, animale e diabolica.
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Dove infatti cè invidia e contesa, lí cè turbamento ed ogni sorta di opere malvagie.
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Ma la sapienza che viene dallalto prima di tutto è pura, poi pacifica, mite, docile, piena di misericordia e di frutti buoni, senza parzialità e senza ipocrisia.
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Or il frutto della giustizia si semina nella pace per quelli che si adoperano alla pace.