All’udire queste cose, Anania cadde e spirò. E una grande paura venne su tutti coloro che udirono queste cose.

I figli d’Israele parlarono quindi a Mosè, dicendo: »Ecco, periamo, siamo perduti, siamo tutti perduti!

Chiunque si avvicina al tabernacolo dell’Eterno, muore; dovremo perire tutti quanti?«.

Dio, che lo ha fatto uscire dall’Egitto, è per lui come le corna poderose del bufalo. Egli divorerà nazioni che gli sono nemiche, frantumerà le loro ossa e le trafiggerà con le sue frecce.

Allora l’ira di Balak si accese contro Balaam; così egli battè le mani e Balak disse a Balaam: »Io ti ho chiamato per maledire i miei nemici, ed ecco tu li hai benedetti per ben tre volte.

Così Samuele fece quello che l’Eterno gli aveva detto e andò a Betlemme; gli anziani della città gli andarono incontro tremanti e gli dissero: »Vieni pacificamente?«.

Egli rispose: »Vengo pacificamente; sono venuto ad offrire un sacrificio all’Eterno; purificatevi e venite con me al sacrificio«. Fece anche purificare Isai e i suoi figli e li invitò al sacrificio.

Ella allora disse ad Elia: »Che ho io da far con te o uomo di DIO? Sei forse venuto da me per farmi ricordare il mio peccato e per uccidermi il figlio?«.

In Sion i peccatori sono presi da spavento, un tremore si è impadronito degli empi: »Chi di noi potrà dimorare con il fuoco divorante? Chi di noi potrà dimorare con le fiamme eterne?«.

Nel frattempo, essendosi radunata la folla a migliaia, cosí da calpestarsi gli uni gli altri, Gesú prese a dire ai suoi discepoli: »Prima di ogni cosa guardatevi dal lievito dei farisei, che è ipocrisia.

Ma non vi è nulla di nascosto che non debba essere palesato, né di occulto che non debba essere conosciuto.

»Se uno viene a me e non odia suo padre e sua madre, moglie e figli fratelli e sorelle e perfino la sua propria vita, non può essere mio discepolo.

Chi di voi infatti, volendo edificare una torre, non si siede prima a calcolarne il costo, per vedere se ha abbastanza per portarla a termine?

dicendo: »Quest’uomo ha cominciato a costruire e non è stato capace di terminare«.

Se no, mentre quello è ancora lontano, gli manda un’ambasciata per trattar la pace.

Il sale è buono, ma se il sale diviene insipido, con che cosa gli si renderà il sapore?

Questo dissero i suoi genitori, perché avevano paura dei Giudei; infatti i Giudei avevano già stabilito che se uno avesse riconosciuto Gesú come il Cristo, sarebbe stato espulso dalla sinagoga.

Tuttavia, anche tra i capi, molti credettero in lui; ma a motivo dei farisei non lo confessavano, per non essere espulsi dalla sinagoga,

Dopo queste cose, Giuseppe d’Arimatea che era discepolo di Gesú, ma di nascosto per timore dei Giudei, chiese a Pilato di poter prendere il corpo di Gesú; e Pilato glielo permise. Egli dunque venne e prese il corpo di Gesú.

Quelli infatti che sono fuggiti dalle contaminazioni del mondo per mezzo della conoscenza del Signore e Salvatore Gesú Cristo, se sono da queste di nuovo avviluppati e vinti, la loro ultima condizione è peggiore della prima.

Ma è avvenuto loro ciò che dice un vero proverbio: »Il cane è tornato al suo vomito«, e »la scrofa lavata è tornata a voltolarsi nel fango«.

lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo. E il Signore aggiungeva alla chiesa ogni giorno coloro che erano salvati.

Ed essi, minacciatili di nuovo, li lasciarono andare, non trovando alcun modo per poterli punire, a motivo del popolo, poiché tutti glorificavano Dio per ciò che era accaduto.

Or questo fu risaputo da tutti i Giudei e Greci che abitavano ad Efeso, e furono tutti presi da paura, e il nome del Signore Gesú era magnificato.

E, quando egli fu vicino alla discesa del monte degli Ulivi, tutta la folla dei discepoli iniziò con gioia a lodare Dio a gran voce per tutte le opere potenti che avevano visto,

dicendo: »Benedetto il Re che viene nel nome del Signore; pace in cielo e gloria nei luoghi altissimi«.

Ma non riuscivano a decidere che cosa fare, perché tutto il popolo lo ascoltava pendendo dalle sue labbra.