mangerai il pane col sudore del tuo volto, finché tu ritorni alla terra perché da essa fosti tratto; poiché tu sei polvere, e in polvere ritornerai«.

perché quando morrà non porterà nulla con sé; la sua gloria non scenderà dietro di lui.

(4:15) Com’era uscito dal grembo di sua madre, cosí nudo tornerà per andare com’era venuto, senza prendere nulla dalla sua fatica che possa portare via con sé.

e la polvere ritorni alla terra com’era prima e lo spirito torni a DIO che lo ha dato.

Non abbiamo infatti portato nulla nel mondo, ed è chiaro che non possiamo portarne via nulla,

Ma egli disse a lei: »Tu parli come parlerebbe una donna insensata. Se da DIO accettiamo il bene, perché non dovremmo accettare anche il male?«. In tutto questo Giobbe non peccò con le sue labbra.

Giacobbe si accese d’ira contro Rachele e disse: »Sto io forse al posto di DIO, che ti ha negato di avere figli?«.

(4:19) Ogni uomo a cui DIO concede ricchezze e beni e a cui dà pure di poterne godere di prendere la propria parte e di gioire della sua fatica, questo è dono di DIO.

Il male e il bene non procedono forse dalla bocca dell’Altissimo?

ogni buona donazione e ogni dono perfetto vengono dall’alto e discendono dal Padre dei lumi, presso il quale non vi è mutamento né ombra di rivolgimento.

Ma ora non vi contristate e non vi dispiaccia di avermi venduto perché io fossi condotto quaggiú, poiché DIO mi ha mandato davanti a voi per conservarvi la vita.

Forse l’Eterno vedrà la mia afflizione e l’Eterno mi farà del bene in cambio delle sue maledizioni di oggi«.

Così il re non diede ascolto al popolo, perché l’andamento delle cose dipendeva dall’Eterno, affinché si adempisse la parola che l’Eterno aveva rivolto a Geroboamo, figlio di Nebat, per mezzo di Ahijah di Sciloh.

Sto in silenzio, non aprirò bocca, perché sei tu che operi.

Chi ha abbandonato Giacobbe al saccheggio e Israele, ai predoni? Non è forse stato l’Eterno, contro il quale abbiamo peccato? Essi infatti non hanno voluto camminare nelle sue vie e non hanno ubbidito alla sua legge.

Io formo la luce e creo le tenebre, faccio il benessere e creo la calamità. Io l’Eterno, faccio tutte queste cose«.

Se in città si suona la tromba, non si spaventerà forse il popolo? Se in una città accade una sciagura, non l’ha forse causata l’Eterno?

Non mi è forse lecito fare del mio ciò che voglio? O il tuo occhio è cattivo, perché io sono buono?"

per fare tutte le cose che la tua mano e il tuo consiglio avevano prestabilito che avvenissero.

Ma stendi la tua mano e tocca tutto ciò che possiede e vedrai se non ti maledice in faccia«.

Samuele allora gli raccontò tutto senza nascondergli nulla. Ed Eli disse: »Egli è l’Eterno; faccia quello che a lui pare«.

Ezechia rispose quindi a Isaia: »La parola dell’Eterno che tu hai pronunciato è buona«. Egli infatti pensava: »Non sarà forse una bella cosa, se ci sarà pace e sicurezza durante la mia vita?«.

Salmo di Davide, quando si finse pazzo davanti ad Abimelek, che lo scacciò via ed egli se ne andò. Io benedirò l’Eterno in ogni tempo, la sua lode sarà sempre sulla mia bocca.

Ma tu ci hai abbandonato e respinto; ti sei grandemente adirato contro il tuo unto.

Hai abbattuto tutte le sue difese e hai ridotto in rovine le sue fortezze.

Hai esaltato la destra dei suoi avversari e hai fatto giubilare tutti i suoi nemici.

Hai posto fine al suo splendore e hai gettato a terra il suo trono.

Fino a quando, o Eterno? Ti nasconderai tu per sempre? Arderà la tua ira come un fuoco?

Qual è l’uomo che viva, senza vedere la morte e che possa sottrarre la sua vita al potere dello Sceol? (Sela)

Ricordati, o Signore. dell’oltraggio fatto ai tuoi servi, e come io porto in cuore l’oltraggio di tutte le nazioni,

Benedetto sia l’Eterno per sempre. Amen, sì, amen!

»Glorificate dunque l’Eterno nelle regioni dell’aurora, il nome dell’Eterno il DIO d’Israele, nelle isole del mare!«.

rendendo continuamente grazie per ogni cosa a Dio e Padre nel nome del Signor nostro Gesú Cristo;

In ogni cosa rendete grazie, perché tale è la volontà di Dio in Cristo Gesú verso di voi.