Giacobbe dunque si avvicinò a Isacco suo padre; e, come questi lo ebbe palpato disse: »La voce è la voce di Giacobbe, ma le mani sono le mani di Esaú«.
Esaú disse: »Non è a ragione chiamato Giacobbe? Egli mi ha soppiantato già due volte: mi tolse la primogenitura, ed ecco ora si è presa la mia benedizione«. Poi aggiunse: Non hai tu riservato una benedizione per me?«.
»Maledetto il fraudolento che ha nel suo gregge un maschio e fa un voto, ma sacrifica allEterno un animale difettoso. Poiché io sono un Re grande«, dice lEterno degli eserciti, »e il mio nome è tremendo fra le nazioni«.