Allora Mosè disse a DIO: »Ecco, quando andrò dai figli dIsraele e dirò loro: »Il DIO dei vostri padri mi ha mandato da voi«, se essi mi dicono »Qual è il suo nome?«, che risponderò loro?«.
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DIO disse a Mosè: »IO SONO COLUI CHE SONO«. Poi disse: »Dirai così ai figli dIsraele: »LIO SONO mi ha mandato da voi««.
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DIO disse ancora a Mosè: »Dirai così ai figli dIsraele: »LEterno. il DIO dei vostri padri, il DIO di Abrahamo, il DIO dIsacco e il DIO di Giacobbe mi ha mandato da voi. Questo è il mio nome in perpetuo. Questo sarà sempre il mio nome col quale sarò ricordato per tutte le generazioni«.
Allora lEterno discese nella nuvola e si fermò là vicino a lui, e proclamò il nome dellEterno.
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E lEterno passò davanti a lui e gridò: »LEterno, lEterno Dio, misericordioso e pietoso, lento allira, ricco in benignità e fedeltà,
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che usa misericordia a migliaia, che perdona liniquità, la trasgressione e il peccato ma non lascia il colpevole impunito, e che visita liniquità dei padri sui figli e sui figli dei figli fino alla terza e alla quarta generazione«.
(9:5) Poiché un bambino ci è nato, un figlio ci è stato dato. Sulle sue spalle riposerà limpero, e sarà chiamato Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre eterno. Principe della pace.
Poiché cosí dice lAlto e lEccelso, che abita leternità, e il cui nome è Santo »Io dimoro nel luogo alto e santo e anche con colui che è contrito e umile di spirito, per ravvivare lo spirito degli umili, per ravvivare lo spirito dei contriti.
il mio Dio, la mia rupe in cui mi rifugio, il mio scudo, la potenza della mia salvezza, il mio alto rifugio, il mio asilo. O mio salvatore, tu mi salvi dalla violenza!
LEterno è la mia rocca la mia fortezza e il mio liberatore, il mio Dio, la mia rupe in cui mi rifugio, il mio scudo, la potenza della mia salvezza, il mio alto rifugio.
Egli è la mia grazia e la mia fortezza, il mio alto rifugio e il mio liberatore, il mio scudo in cui mi rifugio, colui che rende sottomesso a me il mio popolo.
Liberami, ti prego, dalle mani di mio fratello, dalle mani di Esaú, perché io ho paura di lui e temo che egli venga ad attaccarmi, non risparmiando né madri né bambini.
Davide fu grandemente angosciato perché la gente parlava di lapidarlo, avendo tutti lanimo amareggiato, ciascuno a motivo dei suoi figli e delle sue figlie; ma Davide si fortificò nellEterno, il suo DIO.
LEterno, il Signore, è la mia forza; egli renderà i miei piedi come quelli delle cerve e mi farà camminare sulle mie alture«. Al maestro del coro. Per strumenti a corda.