Le mie lacrime sono divenute il mio cibo giorno e notte, mentre mi dicono del continuo: »Dov’è il tuo DIO?«.

Poiché mangio cenere come pane e mescolo lacrime a quel che bevo,

La mia anima rifiuta di toccare simili cose, esse sono per me come un cibo ripugnante.

Anche se il Signore vi darà il pane d’angoscia e l’acqua d’oppressione, tuttavia quelli che ti ammaestrano non dovranno piú nascondersi, e i tuoi occhi vedranno i tuoi maestri.

Poi mi disse: »Figlio d’uomo, io farò mancare il sostegno del pane in Gerusalemme; essi mangeranno il pane a peso e nell’afflizione e berranno l’acqua razionata nel terrore,

perché mancheranno di pane e acqua e si guarderanno l’un l’altro sgomenti, struggendosi nella loro iniquità«.