La bocca del giusto proferisce sapienza e la sua lingua parla di giustizia.

L’empio spia il giusto e cerca di ucciderlo.

Spera fermamente nell’Eterno e segui la sua via, ed egli t’innalzerà affinché tu erediti la terra, quando gli empi saranno sterminati, tu lo vedrai.

ma poi è scomparso, ed ecco, non è piú; ho cercato, ma non si è piú trovato.

Ma i trasgressori saranno tutti quanti distrutti; alla fine gli empi saranno stroncati.

E l’Eterno li aiuta e li libera, li libera dagli empi e li salva, perché si sono rifugiati in lui.

Egli farà ricadere su di essi la loro malvagità e li farà perire per la loro iniquità; l’Eterno, il nostro DIO, li distruggerà.

Guai all’empio! Gli verrà addosso la sventura, perché gli sarà reso quel che le sue mani hanno fatto.

L’empio congiura contro il giusto e digrigna i denti contro di lui.

Gli empi hanno tratto la spada e hanno teso il loro arco per abbattere il misero e il bisognoso, per uccidere quelli che camminano rettamente.

Siano spaventati a loro vergogna quelli che mi dicono: »Ah, ah…!«.

Annienterò davanti a lui i suoi nemici e colpirò quelli che lo odiano.

Gionathan dunque parlò a Saul suo padre in favore di Davide e gli disse: »Non pecchi il re contro il suo servo contro Davide, perché egli non ha peccato contro di te, e perché le sue imprese ti sono state di grande utilità.

Egli ha esposto la propria vita al pericolo, quando ha ucciso il Filisteo, e l’Eterno ha operato una grande liberazione per tutto Israele. Tu hai visto e ti sei rallegrato; perché dunque peccheresti contro il sangue innocente, facendo morire Davide senza motivo?«.

Saul disse al suo scudiero: »Sfodera la tua spada e trafiggimi con essa, non vengano questi incirconcisi a trafiggermi e a farsi beffe di me«. Ma il suo scudiero non volle, perché era tutto spaventato. Allora Saul prese la spada e vi si gettò sopra.

Il re d’Israele rispose a Giosafat: »C’è ancora un uomo, Mikaiah, figlio di Imlah, per mezzo del quale si potrebbe consultare l’Eterno; io però lo odio perché non profetizza mai nulla di buono nei miei confronti ma soltanto del male«. Giosafat rispose: »Il re non parli cosí!«.

Cosí il re morí e fu portato a Samaria; quindi seppellirono il re in Samaria.

Ma i suoi cittadini lo odiavano e gli mandarono dietro un’ambasciata, dicendo: »Non vogliamo che costui regni su di noi«.

Inoltre, conducete qui i miei nemici, che non hanno voluto che io regnassi su di loro e uccideteli alla mia presenza.

E come egli si avvicinava, vide la città e pianse a su di essa,

Poiché verranno sopra di te dei giorni in cui i tuoi nemici ti circonderanno di trincee, ti accerchieranno e ti assedieranno da ogni parte.

Il mondo non può odiare voi, ma odia me perché io testimonio di lui, che le sue opere sono malvagie.

Se il mondo vi odia, sappiate che ha odiato me prima di voi.

Ricordatevi della parola che vi ho detto: »Il servo non è piú grande del suo padrone«. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra.

Se non fossi venuto e non avessi parlato loro, non avrebbero colpa; ma ora non hanno alcuna scusa per il loro peccato.

i quali hanno ucciso il Signore Gesù e i loro profeti, e hanno perseguitato anche noi. Essi non piacciono a Dio e sono nemici a tutti gli uomini,

impedendoci di parlare ai gentili perché siano salvati, per colmare continuamente la misura dei loro peccati; or l’ira su di loro è arrivata al culmine.

poiché è cosa giusta, da parte di Dio rendere afflizione a coloro che vi affliggono,

Questi saranno puniti con la distruzione eterna, lontani dalla faccia del Signore e dalla gloria della sua potenza,

Non userai il nome dell’Eterno, il tuo DIO, invano, perché l’Eterno non lascerà impunito chi usa il suo nome invano.