Job 6:29
Ricredetevi, vi prego, non si faccia ingiustizia! Sì ricredetevi, perché c’è di mezzo la mia giustizia.
Job 10:2
Dirò a Dio: »Non condannarmi! Fammi sapere perché contendi con me.
Job 10:7
pur sapendo che non sono colpevole e che non c’è nessuno che mi può liberare dalla tua mano?
Job 13:15
Ecco, egli mi ucciderà, non ho piú speranza, tuttavia difenderò in faccia a lui la mia condotta.
Job 23:7
Là l’uomo retto potrebbe discutere con lui, cosí sarei assolto dal mio giudice per sempre.
Job 27:4-6
6
Rimarrò saldo nella mia giustizia, senza cedere; il cuore non mi rimprovera uno solo dei miei giorni.
5
Lungi da me ammettere che voi avete ragione; fino all’ultimo respiro non rinunzierò alla mia integrità.
4
le mie labbra non diranno alcuna cattiveria né la mia lingua proferirà alcuna falsità.
Job 29:11-17
17
Spezzavo le mascelle del malvagio e strappavo dai suoi denti la preda.
16
ero un padre per i poveri e investigavo il caso che non conoscevo.
15
Ero occhi per il cieco e piedi per lo zoppo;
14
Avevo indossato la giustizia ed essa mi rivestiva; la mia equità mi faceva da mantello e turbante.
13
La benedizione del morente scendeva su di me e facevo esultare il cuore della vedova.
12
perché liberavo il povero che gridava in cerca di aiuto, e l’orfano che non aveva alcuno che l’aiutasse.
11
L’orecchio che mi udiva, mi proclamava beato, e l’occhio che mi vedeva, mi rendeva testimonianza,
Job 31:1-40
40
Qui terminano le parole di Giobbe.
39
invece di grano crescano spine, ed erbacce al posto dell’orzo«.
38
se ho mangiato il suo frutto senza pagare, se ho fatto esalare l’ultimo respiro ai suoi padroni,
37
Se la mia terra grida contro di me e i suoi solchi piangono insieme ad essa,
36
gli renderei conto di tutti i miei passi, presentandomi a lui come un principe.
35
e io lo porterei certamente sulle mie spalle e lo cingerei come un diadema;
34
Oh, avessi uno che mi ascoltasse! Ecco la mia firma! L’Onnipotente mi risponda! Il mio avversario scriva un documento,
33
perché avevo paura della grande folla e il disprezzo delle famiglie mi spaventava, sí da star zitto senza uscir di casa.
32
se ho coperto i miei peccati come Adamo celando la mia colpa in petto,
31
(inoltre nessun forestiero passava la notte all’aperto, perchè aprivo le mie porte al viandante)
30
se la gente della mia tenda non ha detto: »chi può trovare uno che non si è saziato con la sua carne?
29
(ma io non ho permesso alla mia bocca di peccare, augurandogli la morte con una maledizione);
28
Se mi sono rallegrato della sciagura del mio nemico e mi sono innalzato, perché lo aveva colpito la sventura.
27
anche questa sarebbe una colpa che deve essere punita dai giudici perché avrei rinnegato Dio che sta in alto.
26
se ho guardato il sole quando brilla o la luna che avanzava splendente, e il mio cuore si è lasciato segretamente sedurre e la mia bocca ha baciato la mia mano;
25
se mi sono rallegrato perché le mie ricchezze erano grandi, e perché la mia mano ha accumulato tanti beni,
24
Se ho riposto la mia fiducia nell’oro, e all’oro fino ho detto: »Tu sei la mia speranza«,
23
Poiché la calamità che viene da Dio mi incute spavento, e a motivo della sua maestà non potevo fare nulla.
22
che la mia spalla si stacchi dalla sua scapola, il mio braccio si rompa al gomito!
21
se ho alzato la mano contro l’orfano perché sapevo di avere aiuto alla porta,
20
se i suoi lombi non mi hanno benedetto, e non si è riscaldato con la lana dei miei agnelli,
19
se ho visto alcuno perire per mancanza di vesti o un povero che non aveva di che coprirsi,
18
(ma fin dalla mia giovinezza io l’ho allevato come un padre, e fin dal grembo di mia madre sono stato guida alla vedova),
17
se ho mangiato da solo il mio tozzo di pane senza che ne mangiasse una parte l’orfano,
16
Se ho rifiutato ai poveri ciò che desideravano e ho fatto languire gli occhi della vedova
15
Chi ha fatto me nel grembo materno, non ha fatto anche lui? Non fu lo stesso Dio a formarci nel grembo?
14
che cosa farei quando Dio si levasse contro di me, e che cosa risponderei quando mi chiedesse conto?
13
Se ho respinto il diritto del mio servo e della mia serva, quando erano in lite con me,
12
un fuoco che consuma fino ad Abaddon, e avrebbe distrutto fin dalle radici tutto il mio raccolto.
11
Poiché quella sarebbe una scelleratezza, una colpa che deve essere punita dai giudici,
10
che mia moglie macini per un altro, e che altri si pieghino sopra di lei.
9
Se il mio cuore è stato sedotto da una donna e ho spiato alla porta del mio prossimo,
8
che io semini e un altro mangi, e i miei discendenti siano sradicati.
7
Se i miei passi sono usciti dalla retta via, e il mio cuore ha seguito i miei occhi, o qualche macchia si è attaccata alle mie mani,
6
mi pesi pure con una giusta bilancia, e Dio riconoscerà la mia integrità.
5
Se ho agito con falsità, o il mio piede si è affrettato a seguire la frode,
4
Non vede egli le mie vie e non conta tutti i miei passi?
3
Non è forse la sventura per il perverso e la calamità per ehi fa il male
2
Qual è la sorte assegnatami da Dio da lassú, e l’eredità dell’Onnipotente dai luoghi eccelsi?
1
»Io avevo stretto un patto con i miei occhi; come potevo quindi fissare lo sguardo su una vergine?
Job 33:9
"Io sono puro, senza peccato, sono innocente, non c’è in me alcuna colpa.