Ma vorrei parlare all’Onnipotente, avrei piacere di discutere con Dio;

Dammi ora un pegno presso di te, altrimenti chi stringerebbe la mano con me come garante?

Oh, sapessi dove trovarlo, per poter arrivare fino al suo trono!

Saprei le parole con le quali mi risponderebbe, e capirei ciò che avrebbe da dirmi.

Là l’uomo retto potrebbe discutere con lui, cosí sarei assolto dal mio giudice per sempre.

Ecco, io sono uguale a te davanti a Dio; anch’io sono stato formato dall’argilla.

Allora l’Eterno rispose a Giobbe di mezzo alla tempesta e disse:

Orsú, cingiti i lombi, come un prode; io ti interrogherò e tu mi risponderai.

»Ecco, sono cosí meschino, che cosa ti posso rispondere? Mi metto la mano sulla bocca.

Ho parlato una volta, ma non parlerò più; sí, due volte, ma non aggiungerò altro«.

ritira da me la tua mano, e il tuo terrore non mi spaventi piú.

Poi chiamami pure e io risponderò, oppure parlerò io e tu risponderai.

Di Davide Fammi giustizia, o Eterno, perché io ho camminato nella mia integrità e ho confidato nell’Eterno senza vacillare.

Perché nascondi il tuo volto e mi consideri come un tuo nemico?

La sua ira si è accesa contro di me e mi considera come suo nemico,

Oh, se le mie parole fossero scritte oh, se fossero incise in un libro;

se fossero scolpite per sempre su una roccia con uno stilo di ferro e col piombo!

Ma Dio trova contro di me motivi di ostilità e mi considera suo nemico.

pone i miei piedi nei ceppi e osserva tutti i miei passi".

Fa’ presto un accordo amichevole con il tuo avversario, mentre sei sulla via con lui, che talora il tuo avversario non ti dia in mano del giudice e il giudice ti consegni alla guardia e tu sia messo prigione