Job 19:17
Il mio fiato è ripugnante per mia moglie, e sono nauseante ai figli del mio stesso grembo.
Job 6:11
Qual è la mia forza, perché possa ancora sperare, e qual è la mia fine perché debba prolungare la mia vita?
Job 42:16
Dopo questo Giobbe visse centoquarant’anni e vide i suoi figli e i figli dei suoi figli per quattro generazioni.
Esaïe 57:16
Poiché io non voglio contendere per sempre né essere adirato in eterno, altrimenti davanti a me verrebbero meno lo spirito e le anime che ho fatto.
Job 17:13
Se aspetto lo Sceol, come la mia casa, se distendo il mio giaciglio nelle tenebre,
Job 17:14
se dico al sepolcro: »Tu sei mio padre« e ai vermi: »Siete mia madre e mia sorella«
Psaumes 88:3-5
3
perché l’anima mia è sazia di male, e la mia vita è giunta fino allo Sceol.
4
Sono ormai annoverato fra quelli che scendono nella fossa, sono come un uomo che non ha piú forza.
5
Sono abbandonato fra i morti come gli uccisi che giacciono nel sepolcro, di cui tu non ti ricordi piú e che sono recisi e allontanati dalla tua mano.
Esaïe 38:10-14
10
Io dicevo: »Al culmine dei miei giorni me ne andrò alle porte dello Sceol; sono privato del resto dei miei anni«.
11
Dicevo: »Non vedrò piú l’Eterno, sí, l’Eterno, sulla terra dei viventi; fra gli abitanti del mondo dei trapassati non vedrò piú alcun uomo.
12
La mia dimora terrena è divelta e portata via lontano da me, come una tenda di pastori. Ho arrotolato la mia vita come un tessitore. Egli mi recide dalla trama; dal giorno alla notte porrai termine alla mia vita.
13
Ho calmato me stesso fino al mattino; come un leone, cosí egli spezza tutte le mie ossa; dal giorno alla notte porrai termine alla mia vita.
14
Stridevo come una gru o una rondine, gemevo come una colomba, i miei occhi erano stanchi di guardare in alto. O Eterno, sono oppresso; sii tu il mio garante.